martedì 17 luglio 2012

L'ABBANDONO DELLA MONTAGNA: A OSTANA SI INVERTE LA TENDENZA. INTERVISTA AL SINDACO GIACOMO LOMBARDO


Lei è il sindaco di Ostana, un paese di montagna nelle valli occitane piemontesi, può dirci secondo lei che problematiche hanno i territori montani oggi?
Lo spopolamento l’abbiamo già vissuto negli anni scorsi, oggi siamo in una fase di ripresa, anche se piccola. La nostra popolazione si è ridotta ma il territorio è sempre lo stesso, quindi la superficie popolata del territorio del comune si riduce. Questo porta tutti i danni dell'abbandono, primo fra tutti il problema dell'equilibrio idrogeologico. A fronte di questi problemi, ci troviamo davanti a sempre meno fondi da parte dello Stato.
Quindi c’è la sensazione di disimpegno da parte dello Stato verso questi territori?
Certamente. Arrivano funzionari statali che non conoscono i territori, la normativa sui comuni è la stessa che si parli di Torino o che si parli di Ostana. Noi siamo costretti a continuare a produrre una grande quantità di statistiche ed approfondimenti sui vari dati ed indicatori che coinvolgono il territorio del comune, solo che poi non sappiamo che fine facciano e sul territorio non torna niente.
Ostana è un comune di lingua occitana, quindi una tradizione linguistica e culturale molto antica. Queste tradizioni così particolari come si riescono a tutelare?
Lavorando, lavorando, lavorando: facendo manifestazioni, curando pubblicazioni, facendo concorsi letterari. Facciamo un concorso letterario per minoranze linguistiche (“Premi Ostana Escrituras en lengas maires” ovvero “Premio Ostana Scritture in lingue madri”), all’interno del quale diamo un riconoscimento ad uno scrittore occitano. Quest’anno il premio è stato dato a Serge Bec, ma fra i premiati delle edizioni precedenti vorrei citare Gavino Ledda (per il sardo), Harkaitz Cano (per la lingua basca), Andrea Nicolussi Golo (lingua cimbra), Tuntiak Katan (lingua shuar in Ecuador), Maite Brazalas (lingua catalana), Vuolab Kerttu (lingua sàmi), Witi Ihimaera (lingua maori), ecc.
Poi abbiamo il festival di “Falsi documentari” DOCUMENTEUR, che è appunto l'unione fra DOCUMENTAIRE e MENTEUR, che vede coinvolto un paese per ogni valle occitana in documentari che sono, per l'appunto, su argomenti di fantasia. Quest’anno sono stati coinvolti sette paesi dalla Val Gesso fino alla Val Chisone. Abbiamo poi il cinema per ragazzi, anche quello a forte impronta occitana.
Ogni anno il 5 gennaio andiamo indietro nel tempo a quando venivano raccontate le storie dentro le stalle, in occitano ma non solo in quella lingua.
A settembre dedicheremo al nostro territorio un'intera giornata, che si articolerà in una mattinata di escursione sui sentieri seguiti dai pastori, e si concluderà la sera con una gara di balli tradizionali.
A luglio avremo modo di parlare con Maria Soresina della cultura occitana e in particolare delle sue radici storiche, che rimandano ai catari, cioè quella popolazione non cattolica che abitava nel sud della Francia fra 1200 e 1300, nel periodo in cui il francese era parlato solo al nord.
Noi poi facciamo parte del Festival di cultura occitana e catalana, organizzato in collaborazione della Generalidad de Catalunia: ad agosto ci saranno proiezioni di filmati in Catalogna, nel sud della Francia e, per l’Italia, a Ostana e Paesana. Sempre a Paesana ci sarà anche una settimana di cultura occitana.
Insomma, è in questo modo che si fa cultura: continuando a fare, a organizzare, a tenere in vita quelle che sono le tradizioni, la lingua e la memoria.

Ostana fa poi parte dell’Alleanza delle Alpi, una rete di comuni dell’arco alpino che esiste dal 1997.
Esattamente, anche questo rientra nell’esigenza di promuovere e valorizzare una cultura degli ambienti di montagna, organizzando eventi e manifestazioni e promuovendo, a livello statale, una serie di protocolli che riguardino la montagna. Ora lo Stato ne ha recepiti alcuni, anche se lo ha fatto dopo anni. Poi l’Alleanza serve a collaborare e a “fare rete” con altri comuni che condividono caratteristiche simili.
L’Alleanza esiste da 15 anni, il bilancio di questa esperienza è positivo?
Il Comune di Ostana è membro da circa 4 anni. Il bilancio è positivo perché ci permette di scambiarsi informazioni ed esperienza. Quest’anno abbiamo anche fatto una collaborazione con altri quattro comuni montani che ha prodotto delle cartine dei vari territori. Poi però c’è l’esigenza di spingersi oltre, anche perché il trattato di Lisbona per quanto riguarda l’Unione Europea ha inserito al suo interno un articolo specifico sulla montagna, quindi speriamo e pensiamo che questo tipo di esperienza si possa estendere ad altre regioni a livello europeo.
Ostana ospita anche un Ecomuseo della Civiltà Contadina.
Sì. In realtà si articola in due parti: un vero e proprio Museo, denominato Civico Museo Etnografico di Ostana, che si trova nell’ex municipio e ha cinque sale in cui viene illustrata la vita dei contadini che abitavano il territorio di Ostana. La parte ecomuseale, invece, è un percorso nei sentieri che conduce alle vecchie baite e ai luoghi dove si svolgeva l’attività agricola.

Il sindaco di Ostana Giacomo Lombardo parteciperà al convegno del 31 agosto 2012 UOMO E MONTAGNA: PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE, che si terrà al Teatro Comunale di Riva di Vallarsa. Studiosi e praticanti della montagna si confronteranno sulle conseguenze che lo spopolamento delle nostre valli sta producendo sull'ambiente e sul paesaggio, e sui possibili modi per invertire le tendenze in atto.

Ludovico Rella
ludovico_rella@yahoo.it


L’intero programma del Festival “Tra le rocce e il Cielo” su PROGRAMMA

1 commento:

  1. Intervista a Giacomo Lombardo, sindaco del comune occitano di Ostana, impegnato in prima linea nella lotta contro lo spopolamento della montagna.

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