domenica 23 settembre 2012

GRANDE SUCCESSO “TRA LE ROCCE E IL CIELO” 2012


L’edizione 2012 del festival della montagna “TRA LE ROCCE EIL CIELO” è stata davvero spumeggiante. Nonostante la pioggia non abbia risparmiato i quattro giorni della manifestazione sono state numerosissime le persone che hanno partecipato al Festival all’ombra delle Piccole Dolomiti, che si è svolto in Vallarsa dal 30 agosto al 2 settembre 2012.

Grandissimo successo hanno avuto tutte le serate in programma nelle quattro giornate - dedicate all’arte della montagna, alle minoranze linguistiche, alla storia e alla vita di montagna - a partire da quella sulla “Gioia dell’andar lenti” che ha visto confrontarsi davanti a un pubblico di oltre quattrocento persone un gruppo di pazienti viaggiatori: Davide Sapienza, Alessandro De Bertolini, Valentina Musmeci, Gigi Zoppello e Margherita Hack (intervenuta in video conferenza). Il pubblico ha potuto porre domande alla Hack, che ha spaziato nei suoi interventi dal racconto dei suoi viaggi in bicicletta al commento sull’utilità dell’alata velocità.

Numeroso e appassionato anche il pubblico per i due concerti serali, quello jazzmer degli Ziganoff di Renato Morelli e quello dell’Orchestra popolare delle Dolomiti, che ha riportato alla vita antichi balli ormai perduti. Un’ottima partecipazione anche per lo spettacolo dedicato alla costruzione della diga di Speccheri, “La diga è una cosa meravigliosa”, scritto da Zoppello e diretto da Mariano De Tassis, che ha messo in scena il dialogo fra i figli di coloro che negli anni ’50 costruirono la grande opera ingegneristica; un emozionante tuffo nel passato, grazie alla presenza scenica degli attori, alle musiche degli anni ’50 suonate dal vivo, e agli spettacolari effetti luminosi di De Tassis.

Frequentatissimo da un pubblico composto anche da molti giovani l’incontro dedicato alla prima scalata italiana all’Eiger, che ha visto gli alpinisti – Gildo Airoldi, Armando Aste, Andrea Mellano e Franco Solina - confrontarsi insieme ad Alessandro Gogna sull’impresa  a cinquant’anni dalla storica conquista della vetta. Si è trattato di un incontro vivace, ricco di memoria viva, capace di consegnare ai giovani il testimone di un alpinismo appassionato, lontano dai tecnicismi e dalla smania di record.

Seguitissime anche  le riflessioni sulle possibilità di convivenza tra i grandi carnivori  e l’uomo sulle Alpi, che hanno indagato sul cauto ma diffuso procedere del neoruralismo sui nostri monti, ed hanno cercato soluzioni concrete che permettano ai nuovi pastori di convivere col ritorno di orsi e lupi; così come molto partecipata è stata la presentazione di uno dei nuovi sentieri dedicati alla Grande Guerra dell’associazione Pasubio 100 anni.

Molte emozioni ha regalato il suono dolce e penetrante del corno delle Alpi, che ha accompagnato dai prati di Bruni i canti dei Cantori di Vermei, gruppo corale che con la potenza delle otto voci in campo ha fatto risuonare la Vallarsa di sonorità arcaiche ormai dimenticate; e hanno emozionato anche i racconti degli scrittori, tra cui il premio Campiello 2012, Carmine Abate. Anche la rassegna di film ha radunato un nutrito pubblico, che ha coinvolto gli autori in dibattiti intensi e prolungati a conclusione della visione delle opere proposte.
Le numerose mostre, pittoriche, fotografiche, quella sulla guerra raccontata ai ragazzi nelle pagine del Corriere dei piccoli o su come si faceva il formaggio una volta, la mostra documentaria sulla storia della diga di Speccheri curata dalla Fondazione Museo storico di Trento e quella sulle mutazioni del paesaggio nel tempo realizzata con la collaborazione del Museo delle scienze di Trento sono state molto visitate, e i commenti lasciati sul libro dei visitatori hanno evidenziato un elevato gradimento da parte del pubblico. Le mostre sul paesaggio, sul Corriere dei Piccoli e sulla diga di Speccheri proseguiranno il proprio viaggio, girando per il Trentino e nelle regioni vicine nell’arco dei prossimi mesi.

Un gruppo di appassionati si è cimentato nel laboratorio di antiche danze popolari, e un gruppo di temerari non ha rinunciato, nonostante il maltempo, alle escursioni in programma: molto seguita quella alla diga di Speccheri, come pure l’uscita sulla prima linea di Foppiano.
Elevata e attenta è stata la partecipazione anche per gli eventi dedicati a un pubblico che si potrebbe definire di nicchia. Molto positivi sono stati i commenti dei partecipanti al convegno dedicato al paesaggio e alle sue trasformazioni nel rapporto con l’uomo, e a quello sulle minoranze linguistiche “Piccole scuole, piccole lingue”.

La novità degli argomenti trattati, la grande varietà e la qualità degli eventi proposti; è riuscita a portare in Vallarsa un pubblico proveniente da tutta l’alta Italia, ma anche dal centro e dalle zone Alpine della Francia e della Svizzera.
Una schiera di interessati che ha scelto di passare in Trentino qualche giorno per approfondire argomenti di estrema attualità.
Un segno tangibile che il festival, giunto quest’anno alla sua terza edizione, si sta muovendo sulla strada giusta.

Con la preziosa collaborazione di un gran numero di enti e associazioni di Vallarsa e dell’intero territorio provinciale, “Tra le Rocce e il Cielo” è diventata una realtà profondamente radicata in Trentino,  e grazie anche al lavoro di uno staff giovane, attivo e propositivo sia nell’organizzazione che nella gestione degli eventi, che ha affiancato gli instancabili direttori artistici Fiorenza Aste e Mario Martinelli, sta diventando sempre più grande.

E mentre ancora si lavora alla manifestazione appena conclusa l’organizzazione pensa già alla prossima edizione in cui si cercherà di proseguire nella riflessione, attenta e fuori dalle tendenze di moda, sui grandi temi che riguardano la montagna: sulle sue trasformazioni ambientali, climatiche, sociali, economiche, ecologiche.

«“Tra le Rocce e il cielo” vuole essere un festival della vita in montagna, attento a osservare con concretezza la realtà, e a renderla visibile e leggibile per tutti, cercando di coinvolgere la gente nell’elaborazione di strategie e prospettive per progettare un futuro migliore – spiega Fiorenza Aste -. Una grande festa della montagna, fatta di natura, ambiente, bellezza, passeggiate, laboratori, arte, tradizioni e novità, dove chiunque ami la montagna nei suoi molteplici aspetti può trovare qualcosa che gli assomiglia».
Stefania Costa
costa_stefania@yahoo.it

lunedì 17 settembre 2012

TRA LE ROCCE E IL CIELO 2012: IMMAGINI.

ISABELLA SALVADOR: TRASFORMAZIONI - UOMO E PAESAGGIO NELLE VALLI DEL LENO


Al festival della Montagna TRA LE ROCCE E IL CIELO c'è stata TRASFORMAZIONI – UOMO E PAESAGGIO NELLE VALLI DEL LENO, una mostra realizzata da Isabella Salvador e Marco Avanzini del Museo delle Scienze di Trento. Di cosa parla questa mostra?
La mostra vuole mettere in evidenza come e quanto è cambiato il paesaggio delle Valli del Leno e quali sono stati i fattori che hanno determinato le grandi trasformazioni territoriali. La comparazione di immagini del passato e odierne rende bene l'idea di quanto i versanti vallivi, i terrazzamenti attorno agli insediamenti, i pascoli d'altura siano stati occupati negli ultimi decenni dal bosco. La strutturazione antropica del territorio per colture e fasce altimetriche, prodotto del secolare lavoro delle popolazioni locali, è stato rapidamente cancellato a seguito della dismissione delle tradizionali pratiche agro-pastorali. Il non uso dei campi coltivati, dell'alpe, dei prati da sfalcio ha determinato il rapido avanzare del bosco, che ha sommerso non solo i terrazzamenti e le radure pascolive, ma anche la storia e l'identità delle comunità locali.
In che modo il paesaggio fotografa e mantiene la traccia di queste trasformazioni?
Il paesaggio che noi oggi vediamo non è solo uno sfondo di cartolina. I luoghi dove noi viviamo tengono memoria e ci possono raccontare una storia lontana. Un esempio possono essere le tracce che ha lasciato la prima guerra mondiale: le trincee che segnano tutta l'area del Pasubio sono sicuramente una delle manifestazioni più evidenti di come la Storia rimanga saldata ad un territorio, anche a distanza di un secolo. Ma il paesaggio di queste valli può raccontarci vicende storiche ancora più antiche, fatti accaduti molto prima della Grande Guerra. Basti pensare ai terrazzamenti che strutturano i pendii delle valli dal Leno fino a circa i 1000 metri di quota, oggi nascosti sotto la vegetazione, ma fino a qualche decennio fa ben visibili; questi ricordano la prima grande trasformazione del territorio montano ad opera dei roncatores bavaro tirolesi richiamati in questi luoghi per strappare alla selva lembi di terra coltivabile. Anche le tracce immateriali, che attengono alla dimensione della memoria, raccontano di un tempo in cui i toponimi erano strettamente legati alle forme e ai modi d'uso del territorio. Parole derivanti dall'antica lingua cimbra, come Biser (prato), Acher (terreno coltivabile), Raut (terreno disboscato), ... ancora oggi utilizzati da chi vive in questi luoghi per identificare precisi contesti territoriali, tengono inconsapevolmente memoria  della prima fase della costruzione del paesaggio antropico.
Hai studiato la storia delle malghe del Pasubio. Perché Trambileno, che ha all’interno dei suoi confini amministrativi ben 16 malghe, oggi ne possiede solo una?
L’anomalia del comune di Trambileno ha origine innanzitutto dalla particolare conformazione geomorfologica delle Valli del Leno. I territori montani di Trambileno che si aprono tra la valle di Terragnolo e quella di Vallarsa, caratterizzati da ampi pianori, erano ideale per il pascolo del bestiame, mentre i ripidi versanti dei due comuni, dove si erano arroccati i piccoli nuclei abitati, venivano lasciati a bosco (dove le coltivazioni non riuscivano a produrre) e sfruttati per la silvicoltura. La carenza di aree pascolive all’interno dei propri confini rendeva i pascoli di Trambileno molto appetibili sia per Terragnolo che per Vallarsa. Ecco perché per secoli le 2 comunità hanno lottato per il possesso di queste aree.
L'origine della spartizione delle malghe risale alla metà del 1400. I beni di Guglielmo di Lizzana, con l’arrivo dei Veneziani nel 1416, furono messi a pubblica asta: tra i suoi possedimenti c'erano anche i vasti pascoli del Pasubio, che in parte furono acquisiti da signori vicentini (i Vello, i Cerri, i Sbardellati,…) e in parte dalle comunità, che iniziarono così a consolidare una propria indipendenza. Con la cacciata della Serenissima dal Trentino (1509), gli accordi stipulati per la partizione di questi monti saltarono. In seguito, infeudazioni e compravendite causarono litigi tra le comunità. Le sentenze si protraevano per secoli. Da un estimo del 1627 risulta che Trambileno possedeva ancora gran parte delle sue malghe. Ma dal Catasto teresiano del 1792 a Trambileno rimaneva solo l’alpe Fratielle. La maggior parte dei pascoli erano stati “spartiti” tra Vallarsa e Terragnolo.
La leggenda narra che Trambileno avrebbe venduto le sue proprietà per pagare il salato conto delle nuove porte della chiesa di S. Mauro a Moscheri, ricostruita nel 1780. Ma gli atti ufficiali dicono altro: verso la metà del Settecento il comune di Trambileno era debitore di grosse somme di denaro nei confronti di quattro nobili. La comunità decise di saldare il debito cedendo ai creditori alcune delle sue malghe. A quell’epoca molte erano già state vendute. La cessione riguardò gli ultimi suoi beni, cioè Valli, Costoni, Corona e Monticello; Trambileno riuscì a salvare Fratielle. I nobili, che ormai abitavano nei grandi centri abitati del fondovalle, non avevano diretto interesse a curare la gestione dei pascoli. Pochi anni dopo misero quindi all’asta le malghe acquisite. Terragnolo comprò malga Valli, Costoni e Corona, Vallarsa malga Monticello. Questa suddivisione, che data 1769, è sopravvissuta fino ad oggi.
Stefania Costa
costa_stefania@yahoo.it

mercoledì 12 settembre 2012

I VIDEO VINCITORI DEL CONCORSO “RACCONTA LA TUA MONTAGNA – DENTRO IL PAESAGGIO”


Il paesaggio, il modo di viverlo, la sua cura, la sua valorizzazione. E’ il tema trattato dai video ce hanno partecipato alla prima edizione del concorso di video “Racconta la tua montagna – Dentro il paesaggio” organizzato dall’Associazione culturale “Tra le Rocce e il cielo”.

Tra i videoclip che hanno tutti come soggetto il paesaggio di montagna, preso in esame da uno qualsiasi dei molteplici punti di vista possibili: paesaggio fruito dal punto di vista estetico, percorso attraverso passeggiate naturalistiche, raccontato nella sua profondità temporale attraverso il rapporto con la storia, documentato attraverso la testimonianza della cura, della manutenzione e del recupero, vissuto attraverso memorie e ricordi, mediato attraverso il filtro della letteratura e della poesia si è aggiudicato il primo premio “Lessinia un mondo suggestivo” di Giorgio Pirana: “Film narrativamente ben strutturato, che racconta la storia di un luogo di montagna, la Lessinia, senza cedere a sentimentalismi e luoghi comuni pittoreschi.  La voce fuori campo accompagna le immagini realizzate con tecnica sapiente e conduce lo spettatore in un viaggio spazio-temporale nel paesaggio  vissuto e modificato dall’ abitare dell’uomo” lo ha definito la giuria del concorso composta da Renato Pezzato, Danilo Pezzato, Walter Lorenzi e Lucia Marana.
Il secondo premio è andato ex aequo a “Il monte analogo” di Ivan Ianniello e Marco Pandini e a “Nuova Zelanda” di Nancy Paoletto. Il primo “una riflessione sul tema della Grande Guerra, colpisce per il procedere narrativo scandito dalla sovrapposizione di immagini attuali realizzate nei luoghi che portano le tracce della guerra con immagini d’epoca. Le scelte tecniche e linguistiche appaiono appropriate e funzionali al racconto”; il secondo è stato premiato perché “curato negli aspetti tecnici di ripresa e montaggio che sottolineano la spettacolarità del paesaggio neozelandese, combinata con il racconto dell’impresa alpinistica”.
Il terzo premio se l’è aggiudicato “Bisect 2012” di Matteo Vinti poiché “si distingue  per l’originalità e l’efficacia dell’installazione artistica che documenta, centrata sul tema dell’acqua”.

Ma non è tutto, oltre ai premiati la giuria ha dedicato una segnalazione speciale a un altro dei video in gara. Si tratta di “Aere et Nubilo.” di Ivo Pecile che ha proposto uno spettacolare video sulle nubi: “Composizione di immagini di nuvole in movimento molto suggestiva, realizzata con sapienza tecnica”.

Una segnalazione è andata anche al video di Silvia Mattedi, unica opera in concorso nella categoria dedicata agli studenti, “segnalato per aver raccontato, attraverso immagini, musica e parole il proprio modo di vivere la montagna con sguardo disincantato”.

Presto i video saranno pubblicati sul sito internet del festival www.tralerocceeilcielo.it.
Stefania Costa
costa_stefania@yahoo.it

domenica 9 settembre 2012

LE MOSTRE DI TRA LE ROCCE E IL CIELO

Le mostre di Tra le rocce e il cielo saranno visitabili ancora fino al 15 settembre.

Al Museo della Civiltà Contadina di Riva di Vallarsa sono visitabili  con orari 9 - 12 e 15.30 - 19 le mostre:       

TRASFORMAZIONI – UOMO E PAESAGGIO NELLE VALLI DEL LENO in collaborazione con Museo delle Scienze di Trento. A cura di Marco Avanzini e Isabella Salvador;

TOCHETI DI VALLARSA DI IERI E DI OGGI, mostra fotografica di Giorgio Broz;

LA GRANDE GUERRA DEL “CORRIERE DEI PICCOLI”, 1914-1919 a cura di Nicola Spagnolli, da un’idea di Gregorio Pezzato.

All'Hotel Genzianella di Bruni di Vallarsa invece sono visitabili su prenotazione, telefonando al  3341330576, le mostre:

MONTAGNA D’ESTATE. Mostra di pittura di Maria Stoffella

PICCOLE PERFEZIONI DI NATURA. Mostra di fotografia di Marco Angheben

FOTOGRAFIE, di Lucia Marana. Foglie, prati, paesaggi interiori.

lunedì 3 settembre 2012

MARGHERITA HACK, LA TAV e IL PAESAGGIO A TRA LE ROCCE E IL CIELO



«L’alta velocità non serve a nulla, basterebbe far funzionare le linee ferroviarie che già ci sono, a partire dalle tratte brevi, quelle che i lavoratori percorrono tutti i giorni». E’ stata questa la risposta di Margherita Hack, intervenuta ieri in videoconferenza al festival Tra le Rocce e il Cielo, a una domanda del pubblico.
Si è conclusa con l’incontro “La gioia dell’andar lenti” la seconda giornata del Festival della montagna, che si conclude domani in Vallarsa. Un dialogo che ha visto confrontarsi diversi viaggiatori lenti. Sul palco, coordinati da Carlo Martinelli c’erano i giornalisti Gigi Zoppello e Davide Sapienza, il primo ha raccontato del suo viaggio a piedi per il Trentino, tra le gente e le tradizioni,  il secondo dei suoi viaggi a piedi per il mondo. Valentina Musmeci ha parlato di come si può camminare con gli asini. Come Alessandro De Bertolini, che il Trentino (e non solo) lo ha girato in bicicletta, sono le due ruote il mezzo di trasporto preferito da Margherita Hack. «La bicicletta permette di percorrere lunghe distanze in un giorno, ma anche di apprezzare ciò che scorre sotto le ruote» ha detto l’astrofisica. Non ha avuto un attimo di esitazione quando, dal numerosissimo pubblico che ha affollato il tendone di Riva di Vallarsa nonostante la pioggia di ieri sera, le è stato chiesto cosa ne pensa della Tav e dell’impatto di questa ha sul territorio. «E’ inutile, non serve a nulla, basterebbe che funzionassero le linee ferroviarie che già ci sono».
Proprio il paesaggio, la sua salvaguardia, la natura alpina e il suo cambiamento in rapporto con l’uomo sono stati al centro di tutta la giornata dedicata ieri alla vita in montagna che ha visto esperti di economia alpina e di vita in montagna, ricercatori e studiosi del paesaggio confrontarsi su questi temi nel convegno “Uomo e montagna: paesaggi in trasformazione”.
Oggi la giornata è tutta dedicata alle minoranze linguistiche. Nel convegno “Piccole scuole, piccole lingue”  studiosi, insegnanti e esperti si stanno confrontando su progetti e sperimentazioni in atto nelle classi delle scuole di montagna, cercando di delineare lo stato dei fatti, per prospettare possibili soluzioni ed elaborare proposte per il futuro.
Nel frattempo un gruppo di ballerini in erba imparano i passi delle antiche danze popolari grazie a Vincenzo Barba e Renato Morelli.
Proprio Morelli sarà impegnato stasera, alle 21, al teatro comunale di S.Anna, con la Ziganoff jazzmer band in un concerto che porta all’incontro tra mondi musicali diversi che riescono a fondersi in un’unica proposta attraverso la mediazione della tradizione musicale zingara manouche.
Domani, 2 settembre, giornata della storia, il festival si conclude con la giornata della storia. Ecco il programma. Rispetto a quanto annunciato la mattinata di incontri si terrà al Museo della civiltà contadina di Riva di Vallarsa (e non a Cumerlotti) e durante la giornata si esibirà Pietro Germano, suonatore di corno delle Alpi.

domenica 2 settembre 2012

LA GIORNATA DELLA VITA IN MONTAGNA A TRA LE ROCCE E IL CIELO

Margherita Hack in collegamento video a TRA LE ROCCE E IL CIELO

Dopo la GIORNATA DELL’ARTE DELLA MONTAGNA l’edizione 2012 del Festival della Montagana TRA LE ROCCE E IL CIELO, che si svolge in Vallarsa dal 30 agosto al 2 settembre propone la GIORNATA DELLA VITA DELLA MONTAGNA. Venerdì 31 agosto il tema predominante è la trasformazione del paesaggio nel suo rapporto con l’uomo. Verrà presentata la guida per ragazzi di Accademia della Montagna del Trentino sui percorsi storici della Vallarsa e i protagonisti della prima salita italiana all’Eiger racconteranno, a distanza di 50 anni, la loro impresa. E dopo l’incontro performance di Davide Sapienza toccherà a LA GIOIA DELL’ANDAR LENTI, incontro con Margherita Hack (che per questioni di salute sarà presente in videoconferenza) e altri pazienti viaggiatori.

La mattinata si aprirà con il convegno, ore 9 – 13 e poi 14 -17, al Teatro Comunale di S. Anna, UOMO E MONTAGNA: PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE.
Esperti di economia alpina e di vita in montagna, ricercatori e studiosi del paesaggio, al mattino dalle 9, indagheranno quali sono le vie per salvaguardare la montagna.
Al pomeriggio verrà affrontato il problema dello spopolamento della montagna e dei modi per invertire questo processo. Con l’aiuto di testimonianze di chi ha scelto di vivere in montagna, dell’esperienza di docenti e amministratori di piccole realtà alpine e del resoconto di progetti in corso, si cercherà di capire quali sono le opportunità, soprattutto in questo periodo di crisi, e i rischi del ritorno consapevole alla montagna.
Ecco il  programma del convegno http://www.tralerocceeilcielo.it/?page_id=1730.

Alle 14, all’Hotel Genzianella di Bruni comincerà la PASSEGGIATA DI COLLEGAMENTO TRA LE MOSTRE, con presentazione e inaugurazione delle mostre di storia, costume, scultura, pittura, fotografia. Ecco le mostre che si potranno visitare.

Dalle 14 e per tutto il pomeriggio S. Anna: DEGUSTAZIONE FORMAGGI TIPICI DELLA VALLARSA, E PREPARAZIONE DEL FORMAGGIO SECONDO LE ANTICHE MANIERE. In collegamento con la mostra “Quando se nea col late, Storia e memoria del caseificio di S. Anna”, a cura dell’associazione La Primula.

Alle  15  a  Bruni ci sarà Pietro Germano, SUONATORE DI CORNO DELLE ALPI e per i bambini: GLI ASINI DI BASTO BIO, fattoria didattica Le Driadi di Maso Spiazi.

Alle 16 all’Hotel Genzianella, Bruni verrà illustrato il progetto di Accademia della Montagna del Trentino LA MONTAGNA DEI RAGAZZI, realizzato in collaborazione con Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Sarà presentata “Lungo i sentieri della Grande Guerra in Vallarsa”, primo volume della collana di guide storico-escursionistiche per famiglie e ragazzi. Seguirà una visita guidata al CAMPOTRINCERATO DI MATASSONE.

Al Teatro Comunale di S. Anna, alle 17, verrà proiettacoto PICCOLA TERRA. Al film seguirà l’incontro con gli autori Michele Trentini e Marco Romano. Presenta Annibale Salsa.

Alle 17 all’Hotel Genzianella di Bruni: L’EIGER 50 ANNI DOPO. I protagonisti della prima salita italiana all’Eiger raccontano l’impresa. Con Armando Aste, Gildo AiroldiAndrea Mellano, Romano Perego,Franco Solina, Spiro Dalla Porta Xydias. Coordina Alessandro Gogna con Filippo Zolezzi.

Alle 19.45 nello stesso luogo ci sarà LA MUSICA DELLA NEVE.EXPERIENCE. Incontro performance con Giuseppe Olivini &Davide Sapienza. Da: La musica della neve. Piccole variazioni sulla materia bianca di Davide Sapienza. Come trasporre la Neve in Musica? Giuseppe Olivini e Davide Sapienza tentano l’esperienza attraverso l’uso di antichi strumenti etnici che accompagnano la lettura del testo. E trovano la via per mostrare i colori della neve e svelarne i misteriosi discorsi.

Gran finale di giornata alle ore 21, al  Tendone di Riva di Vallarsa, con LA GIOIA DELL’ANDAR LENTI. Incontro con Margherita HackAlessandro De Bertolini, Valentina Musmeci, Davide Sapienza, Gigi Zoppello. Coordina Carlo Martinelli. Il paziente camminare di chi ha per meta il viaggio e non l’arrivare. Margherita Hack per motivi di salute interverrà in video conferenza alla serata.

sabato 1 settembre 2012

LA GIORNATA DELL’ARTE DELLA MONTAGNA APRE TRA LE ROCCE E IL CIELO


Carmine Abate e Pino Loperfido a TRA LE ROCCE E IL CIELO

Si apre con la GIORNATA DELL’ARTE DELLA MONTAGNA l’edizione 2012 del Festival della Montagana TRA LE ROCCE E IL CIELO, che si svolge in Vallarsa dal 30 agosto al 2 settembre. Una giornata che offre incontri ravvicinati con gli scrittori - da Carmine Abate a Spiro dalla Porta Xydias, passando per Antonia (tona) Sironi e Alberto Folgheraiter – e uno show, in prima visione assoluta, dal titolo “La diga è una cosa meravigliosa”.

La manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Tra le Rocce e il Cielo in partnership con l’Accademia della Montagna del Trentino, comincerà il 30 agosto. Alle 16 al Tendone di Riva di Vallarsa ci sarà l’INAUGURAZIONE con Lorenzo Dellai, Tiziano Mellarini, Franco Panizza, Claudio Bassetti, Geremia Gios, Ornella Martini, Stefano Bisoffi, Marta Baldessarini, Bruno Spagnolli, Luciano Pezzato, Iva Berasi e Egidio Bonapace.

Alle 14, all’Hotel Genzianella di Bruni comincerà la PASSEGGIATA DI COLLEGAMENTO TRA LE MOSTRE, con presentazione e inaugurazione delle mostre di storia, costume, scultura, pittura, fotografia. Ecco le mostre che si potranno visitare.
Contrariamente da quanto annunciato la mostra LA GRANDE GUERRA DEL CORRIERE DEI PICCOLI. 1914-1919 si potrà visitare al museo della civiltà contadina, Fotografie di Lucia marana all’Hotel Genzianella.

Dalle 17 alle 20.15 Museo della Civiltà Contadina di Riva: GLI SCRITTORI SI PRESENTANO. Antonia (Tona) Sironi,  Alberto Folgheraiter con Filippo Zolezzi e Spiro Dalla Porta Xydias con Roberto Mantovani presenteranno i loro lavori letterari. Non potrà invece essere presente Italo Zandonella Callagher.

Sempre alle 17 all’Hotel Genzianella sarà proiettato il film TRE GIORNI A PREMANA a cui seguirà l’incontro con l’autore Renato Morelli.
Alle 18.30 all’Hotel Genzianella di Bruni si terrà GJUHA E ZEMËRES, LA LINGUA DEL CUORE. Lo scrittore finalista Premio Campiello 2012 Carmine Abate dialoga con Pino Loperfido.

Infine la sera alle 20.45 al Teatro comunale di S.Anna ( e non al Tendone di Riva come annunciato) andrà in scena LA DIGA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA, spettacolo teatrale ideato e scritto da Gigi Zoppello. Regia, video, luci e scenografie di Mariano De Tassis, musiche originali di Carlo Casillo. La storia della costruzione della diga di Speccheri nella memoria collettiva e nel dialogo fra generazioni: l’epopea dell’Italia del boom e la scoperta del “petrolio del Trentino”, l’energia idroelettrica. In collegamento con la mostra documentaria “All’ombra della diga”, a cura della Fondazione Museo Storico Del Trentino, sulla realizzazione dell'impianto idroelettrico sul torrente Leno di Speccheri-Maso Corona.