giovedì 29 agosto 2013

"Racconta la tua montagna" premiati i videoclip del concorso

Si è appena conclusa la premiazione   la premiazione della seconda edizione del concorso cinematografico “Racconta la tua montagna – Il lavoro dell’uomo” all'interno della IV edizione del Festival “Tra le rocce e il cielo”, si è tenuto presso il Tendone di Riva di Vallarsa.
Il lavoro nell’ambiente montano è il tema di tutti i videoclip in concorso che sono stati visionati e valutati dalla giuria composta da Renato Pezzato, Walter Lorenzi, Sandro Boni e Lucia Marana.
Compito della giuria era decidere quale filmmaker aveva colto più in profondità la connessione tra lavoro e montagna, sviscerandone il rapporto con la storia, con le storie di vita di chi la montagna la popola e la vive, non sottovalutando il forte rapporto che spesso lega la montagna alla letteratura e alla poesia.
Trattandosi di opere video, un peso importante ha avuto la capacità degli autori di farci vedere e vivere la montagna tramite l’obiettivo. L’obiettivo non doveva solo raccontarci la bellezza naturale delle vette ma doveva parlarci degli uomini che vivono e antropomorfizzano la montagna in perfetta armonia con il territorio, diventando essi stessi parte della montagna, rendendola viva e difendendola quotidianamente dall’incuria e dal tempo.


L’arduo compito posto dal bando di concorso ha visto la giuria concorde nell’attribuire il primo premio al docu-film “RECORDANZEN - Le stagioni perdute”  opera di  Graziano Bosin e Fabio Chiocchetti, coppia di artisti residenti in provincia di Trento. La giuria ha motivato la vittoria sottolineando che “il video presenta una struttura narrativa efficace che riesce a mettere in relazione la dimensione temporale del presente e la rievocazione del passato della vita in montagna, combinando sapientemente la metodologia dell’intervista, valorizzando l’espressione dialettale e la ripresa diretta del contesto ambientale montano”.


Il secondo posto va a Mauro Zattera di Riva del Garda con “Le broche” opera che vede coinvolta attivamente la comunità nella realizzazione del video. Il video rievoca  con passione  un antico mestiere ormai scomparso. “Riesce a rendere l’idea del contesto storico e sociale del tempo attraverso le parole dei protagonisti, che sapientemente mettono in scena, utilizzando gli attrezzi originali, le varie fasi della fabbricazione delle “broche””.


Si classifica terzo Franco Vecchiato della provincia di Bolzano con “L’estate di Matias”. Vecchiato sceglie una prospettiva soggettiva, quella di Matias, appunto; un bambino che ripercorre la memoria di un’estate trascorsa tra i monti. L’autore punta principalmente sugli aspetti più classici e romantici della vita di montagna che, ben coniugati con i mezzi tecnici, riescono a portarci una foto della vita di montagna emotiva e poetica.


Il festival “Tra le rocce e il cielo” riconosce il talento di questi artisti premiando le loro opere con un riconoscimento rispettivamente di 500, 300 e100 euro.

In attesa della III edizione della rassegna documentarista, il Festival ringrazia tutti i suoi partecipanti e vi dà appuntamento al 2014.  

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