domenica 25 agosto 2013

“Un futuro sulle Alpi” un convegno e dei workshop per esplorare le possibilità di lavoro offerte dai territori di montagna

In questo particolare momento di crisi economica e lavorativa il festival Tra le rocce e il cielo cerca di esplorare quali sono le possibilità offerte dai territori di montagna. Nella giornata dedicata alla vita in montagna, venerdì 30 agosto, il festival ospiterà un convegno e una serie di workshop dedicati ai lavori della montagna. “UN FUTURO SULLE ALPI. Creare occupazione per tornare alla montagna” è un incontro pensato per fare il punto della situazione ma anche offrire possibilità ed esperienze di confronto a coloro che vorrebbero approcciarsi a una di queste attività. A raccontarci di cosa si tratta, l’organizzatrice Anna Pasquali.





- La montagna può essere una cosa che favorisce il lavoro o può essere un ostacolo?
Io credo che questa sia un’occasione per parlarne. La montagna viene spesso associata all’isolamento, alla non possibilità. In realtà questa giornata è stata pensata proprio come ripensamento sul ruolo che alcuni lavori di montagna possono avere nella nostra società. Un momento di valorizzazione. Dedicheremo un’intera giornata a parlare di questi temi, lo faremo attraverso un convegno al mattino nel quale cercheremo di dare degli strumenti semplici e il più possibile ordinati a coloro che si stanno avvicinando al lavoro in montagna, sotto più profili. Poi vorremmo approfondire alcune tematiche nei workshop del pomeriggio. In particolare abbiamo cercato di organizzare quattro momenti di carattere labratoriale nel pomeriggio, dedicate a quattro figure professionali: l’azienda agricola, l’accoglienza, il lavoro in malga e l’accompagnamento all’aperto. Per gestire questi momenti di laboratorio coinvolgeremo alcuni moderatori, tecnici, capaci di moderare un po’ il dibattito e invitando dei testimoni capaci di raccontare la loro esperienza.

- Chi sono i destinatari di questa giornata?
Chiaramente in questo momento particolare abbiamo pensato che ragionare su questi temi può essere particolarmente utile per le persone giovani, le donne, i ragazzi che stanno cercando una soluzione lavorativa in montagna, magari senza spostarsi nel fondovalle. Da un lato quindi i neo arrivati che vogliono qualche informazione pratica, dall’altro crediamo che sia una buona occasione per lasciare che persone che già lavorano nel settore, facciano rete, conoscano altre esperienze e possano confrontarsi. Un momento di ampio respiro, per tutti gli amanti della montagna e per chi vuole inventarsi un lavoro.

- La montagna storicamente ha sempre avuto i lavori propri, specifici e dall’altra parte è sempre dovuta dipendere da altri luoghi. Oggi questa cosa è superata, o si ritrova anche oggi, alla luce delle nuove tecnologie, internet ecc?
La mia impressione è che grazie alle nuove tecnologie, come internet ma anche la possibilità di un maggiore spostamento, la differenza tra montagna e fondovalle sta diventando sempre più leggera, più superabile. Forse è necessario ragionare un po’ su questi temi per capire come i due mondi non sono poi completamente opposti anzi a volte è il fondovalle che deve venire a conoscere la montagna.

Per capire di cosa si parlerà nei Workshop, un breve confronto con due dei moderatori:

FRANCESCO GUBERT
Tecnico dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, esperto soprattutto di zootecnia e lavoro in malga, partecipa al workshop del 30 agosto moderando il workshop dedicato all’argomento.



ALESSANDRO BEBER
Guida alpina, porterà la sua esperienza legata alla conoscenza del territorio e all’accompagnamento, importante risorsa dal punto di vista turistico applicabile anche in zone marginali come quella di Vallarsa, che può aprire prospettive anche di lavoro.




Massimo Plazzer
mplazzer@gmail.com

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