lunedì 22 agosto 2016

Simone Cristicchi, "Ci resta un nome"

Si è concluso con lo spettacolo di Simone Cristicchi “Ci resta un nome” il Festival “Tra le rocce il cielo” 2016. Uno show ideato dal cantante appositamente per l’occasione e per il luogo in cui si è tenuto, alla Campana dei Caduti, che ha reso l’evento ancora più suggestivo ed emozionante.




I caduti di tutte le guerre: questa la tematica trattata all’interno dell’evento di Cristicchi, che ha recitato e cantato con alle spalle il panorama della Vallagarina, illuminata dalle luci notturne. Esattamente sopra di lui la splendida campana Maria Dolens forgiata a memoria dei caduti, colando il bronzo dei cannoni di tutte le nazioni che avevano partecipato alla Grande Guerra.




Cristicchi ha iniziato presentandosi sul palco con la divisa del nonno caduto durante la Grande Guerra e l’evento e i pezzi sono stati dedicati a persone morte durante eventi bellici della storia recente: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza, l’esodo degli italiani istriani. Lo spettacolo è stato arricchito dalla presenza del Coro Pasubio, che ha cantato molti brani con Cristicchi, ricevendo un applauso particolarmente scrosciante con l’esecuzione congiunta di “Signore delle cime”.



La serata non era iniziata con le migliori prospettive: la pioggia non ha dato tregua fino all’ultimo e si temeva che questo potesse complicare non di poco la buona realizzazione dell’evento. Ciò nonostante, il pubblico non ha tardato ad arrivare, provvisto di ombrelli, giacche a vento e coperte per fronteggiare il freddo, il vento e la pioggia. Nel giro di poco più di un’ora l’anfiteatro si è riempito quasi del tutto e le sedie che erano state appositamente posizionate ai piedi delle scalinate sono state tutte occupate. Oltre mille persone hanno sfidato e fronteggiato le condizioni meteorologiche poco promettenti. A dieci minuti dall’inizio dello spettacolo il cielo si è schiarito e ha regalato una meravigliosa serata notturna, che ha accompagnato la serata per tutta la durata dello spettacolo.



I ringraziamenti per la buona riuscita della serata vanno all'Accademia della Montagna, al Comune di Vallarsa, al Comune di Rovereto, alla Fondazione Opera della Campana dei Caduti.

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